Social Network Part I

Inizia la mia avventura nei Social Network nel 2006, con il primo profilo pubblico creato su Netlog. Quante di voi se lo ricordano? Era l’era degli “emo” (mi viene da ridere solo a pensarci), delle frangette che coprivano gli occhi, del trucco scuro (che usavo anche io), e dei selfie dall’alto..da molto alto, giusto per farci sembrare tutte delle bamboline da fumetto. Un periodo che non ricordo con molto entusiasmo. L’inizio dell’adolescenza non credo sia un ricordo piacevole per nessuna, e se tu che stai leggendo, sei in quel periodo…beh, tieniti pronta! La tragedia più grande era la frangetta che non stava mai al suo posto, i jeans a vita troppo bassa che causavano l’ira di mamma, con l’aggiunta di giubbotti troppo corti e febbre settimanale. Non parliamo dei brufoletti (che tutt’ora mi fanno compagnia) e dei drammi d’amore.

Anche se non ricordo benissimo come funzionava, ricordo che ad un certo punto, avevo un discreto “seguito” sulla piattaforma, grazie ad una mia amichetta che in quegli anni era “famosa” e chiacchierata. Se ci pensate, niente di così diverso da quello che viviamo oggi, a 13 anni di distanza, con il nostro amato Instagram! Ma procediamo per gradi..

Come tutto, dopo il suo picco, anche l’era di Netlog finì e passammo al famosissimo Facebook, dove finiscono le “bambinate” ed iniziano le pubblicazioni serie. Facebook venne introdotto come “il modo per rimanere in contatto con amici e parenti in tutto il mondo”. Alzi la mano chi l’ha usato per “cuccare e chattare” e chissene di amici e parenti :P

Anche qui, mi ritrovo ad essere abbastanza lanciata! Dopo i primi anni di assestamento, dove scrivevo una marea di cavolate (che grazie alla sezione “è successo 8 anni fa”, ancora vedo), grazie al mio lavoro da barista, inizio ad avere un certo successo su Facebook e le mie foto vengono cliccate parecchie volte.

Ma ecco la svolta, nel 2012 scoppia Instagram! Passo i primi anni a pubblicare come ogni comune mortale, foto di qualsiasi cosa.. quando ad un certo punto, comprendo che posso fare qualcosa di più. Lavorando in bar e in discoteca, ho avuto sicuramente una visibilità diversa rispetto ad altre mie coetanee, e svolgendo un lavoro che non appagava realmente la mia personalità, ho deciso di sfruttare questo meccanismo per sviluppare la mia passione più grande: la moda.

Iniziai a pubblicare foto dei miei abbinamenti, sempre più spesso, prendendo esempio dalla mia preferita, nonché concittadina: Chiara Biasi. In quell’anno, contava 10mila followers ed era appena iniziata l’era “Influencer". I primi brand iniziano a contattarmi da li a poco, e la mia collaborazione fu con un brand di braccialetti con l’ancora.

Nel 2017 il mio seguito inizia a crescere esponenzialmente passando da 20k a 210k! Nei social in quell’anno ho pubblicato sempre e solo foto mie. Con vestiti, con bikini, con molte immagini “provocanti” e mirate al like. Ero fidanzata ma non lo mostravo, facevo finta che ogni foto che pubblicavo fosse polemica o contro il genere maschile, proprio per attirare il genere maschile!!

Nello stesso anno conosco GB e cambio completamente visione della vita. Premesso che nella piattaforma avviene un cambio molto significativo: l’introduzione delle stories, inizio a mostrare la mia vita privata e perciò quello che mi rende felice! Già da subito notai un cambiamento nella risposta dei miei followers che non erano più attenti come prima. Nel giro di 6 mesi noto un blocco incisivo nella crescita del seguito e, nel giro dell’anno successivo, addirittura la “perdita” di decine di migliaia di seguaci.

Nel 2018, dopo circa 6 mesi dal mio trasferimento a Milano, decido di concentrare tutte le mie energie in questo progetto, e decido di regolarizzare il mio lavoro aprendo partita iva.

Ci tengo a sottolineare che, in tutti questi anni, ho sempre pensato ai social come un passatempo della nostra generazione, pubblicizzando tutto sempre gratuitamente. È stato proprio mio marito ad aprirmi gli occhi e farmi scoprire che quello che facevo “per divertimento” poteva essere in realtà un business.

Probabilmente me ne sono resa conto troppo tardi, quando ormai tutti andavano a Uomini e Donne per lavorare su Instagram. Quando la foto reale e del momento era stata sostituita da dei veri e propri shooting. E quando la normalità e la spensieratezza di una ragazza di 25 anni non era abbastanza interessante rispetto alle vite da reality che venivano proposte. Ho passato dei momenti brutti in questi anni. Ho sofferto moltissimo il giudizio della gente e la possibilità che CHIUNQUE potesse dare un aggettivo alla mia persona o al mio fisico basandosi su una foto. Ho sofferto il fatto di non essere abbastanza interessante o all’altezza.

Un giorno mi sono fermata, dopo l’ennesima “crisi” e mi sono guardata allo specchio. Mi sono chiesta se ne valesse la pena, se questo modo di vivere fosse davvero quello che meritavo. Se dovessi davvero andare a dormire ogni sera pensando al commento cattivo che mi era stato fatto o al messaggio di posta che avevo ricevuto.

NO. La risposta è no! No per me e no per voi!

Nessuno merita di sentirsi sbagliato per un numero di like o di followers. La vita vera è con le persone che abbiamo affianco, non con quelle che hanno voce solo tramite un telefono!

To be continued…